Iter di Costituzione di un ETS - Guida ai Passaggi Burocratici e Normativi

Iter di Costituzione di un ETS – Passaggi Burocratici e Normativi per Creare un Ente del Terzo Settore

Introduzione

La creazione di un Ente del Terzo Settore (ETS) è un processo regolato dal Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017) e richiede una serie di passaggi burocratici e normativi ben definiti. Un ETS può assumere diverse forme giuridiche, come associazioni, fondazioni o cooperative sociali, con l’obiettivo di svolgere attività di interesse generale senza fini di lucro.

In questa guida completa analizziamo tutti i passaggi necessari per costituire correttamente un ETS.

Cos’è un Ente del Terzo Settore?

Gli ETS sono organizzazioni senza scopo di lucro che operano in vari ambiti sociali, educativi, culturali e assistenziali. Secondo la normativa, un ETS deve perseguire finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, svolgendo attività d’interesse generale elencate nell’articolo 5 del Codice del Terzo Settore.

Passaggi Burocratici e Normativi per Costituire un ETS

1. Scelta della Forma Giuridica

Prima di avviare l’iter di costituzione, è necessario scegliere la forma giuridica più adatta. Le principali opzioni sono:

  • Associazioni riconosciute e non riconosciute
  • Fondazioni
  • Cooperative sociali
  • Imprese sociali

2. Redazione dell’Atto Costitutivo e dello Statuto

L’atto costitutivo e lo statuto sono documenti fondamentali per la nascita dell’ETS. Devono contenere:

  • Denominazione e sede dell’ente
  • Scopi e attività svolte
  • Norme per l’amministrazione e l’adesione dei soci
  • Modalità di convocazione delle assemblee
  • Destinazione del patrimonio in caso di scioglimento

Lo statuto deve essere conforme al Codice del Terzo Settore e rispettare i principi di democraticità e trasparenza. In caso di mancata conformità, l’ente potrebbe non essere riconosciuto come ETS e non poter accedere alle relative agevolazioni fiscali e amministrative.

3. Registrazione presso l’Agenzia delle Entrate

Una volta redatti i documenti, è necessario procedere con la registrazione all’Agenzia delle Entrate per ottenere il Codice Fiscale dell’ETS. Se l’ente vuole accedere alle agevolazioni fiscali, è possibile richiedere il numero di Partita IVA. La registrazione permette di attribuire un’identità fiscale all’organizzazione, necessaria per operare in modo regolare.

4. Iscrizione al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore)

L’iscrizione al RUNTS è un passaggio obbligatorio per acquisire la qualifica di ETS e beneficiare delle agevolazioni previste dalla legge. L’ente deve presentare:

  • Atto costitutivo e statuto
  • Codice fiscale o Partita IVA
  • Documentazione sui soci e sugli amministratori

L’iscrizione avviene online tramite il portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il tempo di approvazione varia in base alla regione e al tipo di ente.

5. Apertura del Conto Bancario Intestato all’ETS

Un ETS deve avere un conto bancario dedicato per la gestione delle risorse finanziarie. Questo è fondamentale per garantire trasparenza nelle operazioni economiche e permettere un controllo efficace sulle entrate e le uscite dell’ente..

6. Adempimenti Fiscali e Contabili

Gli ETS sono soggetti a specifici obblighi fiscali e contabili. È necessario:

  • Tenere una contabilità chiara e dettagliata
  • Redigere e approvare il bilancio annuale
  • Presentare eventuali dichiarazioni fiscali
  • Versare i contributi previdenziali se ci sono dipendenti

Gli ETS devono inoltre rispettare gli obblighi di trasparenza previsti dal Codice del Terzo Settore, pubblicando il bilancio e la relazione sulle attività svolte sul proprio sito web, se previsto.

7. Richiesta di Agevolazioni e Finanziamenti

Una volta costituito l’ETS, è possibile accedere a finanziamenti pubblici e privati, oltre a godere di agevolazioni fiscali come:

  • Esenzione dal pagamento di alcune imposte
  • Possibilità di ricevere donazioni deducibili per i donatori
  • Accesso ai fondi europei e nazionali per il Terzo Settore

Molti enti possono anche beneficiare del 5×1000, una risorsa fondamentale per il sostegno finanziario delle organizzazioni no-profit.

8. Gestione Operativa e Avvio delle Attività

Dopo aver completato tutti i passaggi burocratici, l’ETS può iniziare le proprie attività. È importante sviluppare un piano operativo che includa:

  • Pianificazione delle attività in base agli obiettivi statutari
  • Strategia di raccolta fondi e ricerca di finanziamenti
  • Strumenti per la comunicazione e il coinvolgimento della comunità

Un buon avvio delle attività permette di creare una base solida per il successo dell’ente e il raggiungimento delle sue finalità sociali.

Affiliazione dell’ETS ad un Ente

Un aspetto importante da considerare nella costituzione di un Ente del Terzo Settore (ETS) è l’opportunità di affiliarsi a un ente di rappresentanza o a una federazione che operi nel medesimo ambito.

L’affiliazione ad un ente superiore può offrire numerosi vantaggi, sia a livello legale che operativo, e viene spesso presa in considerazione da chi desidera avere una rete di supporto e maggiore visibilità all’interno del settore.

Vantaggi dell’affiliazione

  1. Rete di supporto e consulenza: L’affiliazione ad un ente di rappresentanza consente all’ETS di beneficiare di consulenze legali, amministrative e fiscali, che possono essere fondamentali durante i primi anni di attività. Inoltre, l’ente di affiliazione può offrire formazione continua e aggiornamenti normativi, aiutando gli ETS a rimanere sempre conformi alle leggi in evoluzione.
  2. Accesso a finanziamenti e opportunità di collaborazione: Molte volte, l’appartenenza ad una federazione o a un ente di riferimento dà accesso a bandi di finanziamento riservati a specifici gruppi o settori. Inoltre, l’affiliazione consente di entrare in contatto con altre realtà che operano in modo simile, favorendo collaborazioni e partnership che possono migliorare l’efficacia e la portata degli interventi sociali.
  3. Rappresentanza e difesa degli interessi: Gli enti di rappresentanza tutelano gli interessi degli ETS a livello istituzionale, rappresentandoli in ambiti politici e decisionali. Essere affiliati a tali enti significa avere una voce più forte nelle trattative con enti pubblici, altri enti del terzo settore e nel dibattito normativo.

Conclusione

Costituire un ETS richiede attenzione e il rispetto di precise procedure burocratiche e normative. Tuttavia, una gestione corretta fin dall’inizio garantisce benefici sia per l’ente stesso che per la comunità a cui si rivolge.


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